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10 Dicembre 2013

POST MACRO. MERCATI

Tapering

Lo scorso venerdì 6 dicembre è stato comunicato il nuovo dato mensile sulla disoccupazione americana che si attesta ora al 7% (7.3% ad ottobre). Si è trattata della seconda maggiore variazione mese su mese (la prima tra novembre e dicembre 2010) verificatasi da quando ad ottobre 2009 è iniziato il trend di discesa del tasso di disoccupazione americana dal picco del 10%. Questo forte decremento accorcia i tempi prevedibili di raggiungimento dell'importante livello del 6.5%. Già a fine 2012 infatti la Federal Reserve aveva indicato che non avrebbe toccato i tassi d'interesse di breve termine finché non avesse visto il tasso di disoccupazione scendere sotto il 6.5%, in costanza di previsioni inflazionistiche prossime all'obiettivo del 2%. Con una semplice proiezione statistica dei dati del trend (mediante regressione lineare) è ipotizzabile il raggiungimento del livello 6.5% solo a fine 2014 (quindi lo possiamo considerare ancora relativamente lontano). Recentemente inoltre è stato chiarito che il "federal funds rate" potrebbe rimanere vicino allo zero anche con il tasso di disoccupazione sotto il 6.5%. Quello che attualmente (FOMC del 17-18 dicembre p.v.) potrebbe invece prospettarsi è l'inizio del "tapering" ovvero la riduzione nel programma degli $85 mld di acquisti mensili di asset da parte della Fed, in concomitanza con una qualche strategia per mitigarne gli effetti.

E' opinione di DIAWONDS ® che, sulla scorta dell'ampia disponibilità di liquidità sui mercati a basso prezzo determinata dalla politica del "quantitative easing" che si protrae oramai da diversi anni, in molti settori il livello delle CAPEX (investimenti in immobilizzazioni tecniche) di diverse società quotate sia cresciuto oltre i livelli desiderabili da un punto di vista dell'investitore. Inoltre la bassissima remunerazione degli investimenti risk-free ha spinto verso forme d'investimento alternative caratterizzate da livelli di volatilità maggiori a quelli effettivamente desiderabili. Si stanno cioè materializzando rischi sistemici e specifici che si collocano al di sopra di livelli considerabili fisiologici.

Conferme importanti potranno derivare dai riscontri sugli ulteriori approfondimenti in corso.